Arte e architettura
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Esplorate le vetrate della Sainte-Chapelle...
Questa vetrata non ci mostra né l'Antico né il Nuovo Testamento, ma la natura sacra della dinastia reale. Spiega lo scopo e il destino di Luigi IX, una sorta di testamento illustrato prima della sua partenza per la VII Crociata nel 1248.
Nella tradizione cristiana, la Vera Croce si riferisce alla croce utilizzata durante la crocifissione di Cristo. La tradizione e la leggenda attribuiscono la scoperta della Vera Croce a Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, che nel IV secolo si recò in Terra Santa alla ricerca di reliquie della Passione di Cristo.
Elena raccolse altre reliquie della Passione, in particolare la Corona di Spine. Conservate a Costantinopoli, capitale dell'Impero bizantino, fino al XIII secolo, le reliquie furono acquistate da Luigi IX e trasferite a Parigi.
La tradizione medievale dell'invenzione della Vera Croce fu ripresa nel XIII secolo nella Leggenda Aurea di Jacques de Voragine. La Baia delle Reliquie racconta questa storia, dal ritrovamento della Vera Croce e della Santa Corona da parte di Sant'Elena al loro arrivo nella Sainte-Chapelle.
Un medaglione nella baia delle reliquie ci mostra, se ci fossero dubbi, la portata della pietà del re. Luigi IX è raffigurato, accompagnato dal fratello Roberto d'Artois, a piedi nudi, mentre porta sulle spalle una barella coperta da un velo sotto il quale è custodita la Sacra Corona. La rappresentazione del re che partecipa a un evento che ha portato alla costruzione della Sainte-Chapelle rende interessante l'iconografia di questa vetrata. Il Re è raffigurato come un lontano successore dei primi re dell'Antico Testamento: Saul, Salomone e Davide, una guida spirituale che conduce il suo popolo verso la rivelazione divina e la salvezza.
Bernard Acloque - Centre des monuments nationaux